Laila El Harim 41 anni morta di lavoro

3 Agosto 2021 di
in
Comunicati, Lavoro

Laila El Harim aveva 41 anni e lavorava in un’azienda di Camposanto nella nostra florida provincia. Alle 8.30 di oggi è rimasta incastrata in un macchinario ed è uscita dall’azienda dilaniata, senza vita. Sono decine, centinaia le storie di donne e uomini straziati da incidenti sul lavoro nel nostro paese. Le chiamano “morti bianche” alludendo all’assenza di una mano formalmente responsabile dell’accaduto, ma le responsabilità ci sono e vanno nominate. Per Rifondazione comunista è evidente che questa strage fatta di tragedie quotidiane, è il drammatico e intollerabile risultato della mancanza di un piano nazionale per la sicurezza sul lavoro, dei limiti inqualificabili e dei ritardi insopportabili dovuti a gravi inadempienze legislative, dell’aumento della precarietà, della paura di perdere il posto di lavoro, dei ritmi sempre più veloci e della flessibilità che consegnano le lavoratrici...

read more

Ennesimo morto sul lavoro. Basta con le stragi di lavoratori....

11 Marzo 2020 di
in
Comunicati, Lavoro

Ennesimo morto sul lavoro, questa volta all’Italcarni di Migliarina di Carpi dove è deceduto in modo atroce il lavoratore tipico del distretto modenese delle carni: maschio, straniero, dipendente di una cooperativa in appalto. Dall’inizio dell’anno nel nostro paese i morti sul lavoro secondo l’Osservatorio indipendente di Bologna sono 99. Una strage, un bollettino a cui vanno aggiunti anche i gravi incidenti sul lavoro. Le indagini verificheranno le responsabilità, di sicuro, però, questi sono i risultati drammatici del fatto che in Italia manca ancora un piano nazionale per la sicurezza sul lavoro, un paese, il nostro, in cui si riscontrano ancora limiti inqualificabili, ritardi insopportabili e gravi inadempienze legislative. Non solo. L’aumento della precarietà, la paura di perdere il posto di lavoro, ritmi sempre più veloci e flessibili sono elementi che hanno reso il lavoro...

read more