Sentenza Aemilia condanna sistema, ndranghedista calato in Emilia-Romagna...

2 Novembre 2018 di
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Comunicati

La sentenza di primo grado del processo Aemilia con 125 condannati e più di 1.200 anni di carcere porta alla sbarra non solo appartenenti o collusi a un unico clan della ‘ndrangheta, ma un vero e proprio sistema ‘ndranghedista calato in Emilia-Romagna che inquinava l’economia e aveva messo le mani sulla ricostruzione post sisma grazie alla complicità di imprenditori, costruttori, professionisti, politici, giornalisti e persino di uomini delle forze dell’ordine. È questo l’aspetto più inquietante che la sentenza conferma e su cui Rifondazione Comunista vuole sollevare l’attenzione. Perché se la presenza mafiosa in Emilia Romagna è arrivata a questo punto è anche a causa del progressivo indebolimento della politica e delle imprese di fronte ai grandi affari e alla rinuncia delle istituzioni pubbliche a svolgere fino in fondo il loro ruolo di garanti del...

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San Felice non è parte civile nel processo Aemilia. Perchè?...

11 Gennaio 2016 di
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Comunicati

Comunicato stampa sulla mancata costituzione del Comune di San Felice come parte civile del processo Aemilia MANCATA COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEL COMUNE DI SAN FELICE IN PROCESSO AEMILIA: LA BASSA CHIEDE TRASPARENZA È molto grave il comportamento del Sindaco di San Felice nella mancata costituzione del Comune come parte civile nel processo Aemilia. È inammissibile che un rappresentante delle Istituzioni sottovaluti l’importanza di costituirsi parte civile in un processo che chiarirà le responsabilità di chi ha favorito l’infiltrazione della criminalità organizzata nella ricostruzione e prodotto un danno ambientale ed anche di immagine al territorio di San Felice e di tutta la bassa modenese. È inammissibile che un rappresentante delle Istituzioni, nell’imbarazzo di dover giustificare perchè non ha proceduto con la costituzione di parte civile del suo Comune, scelga la strada di mentire ai suoi...

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Sulla commissione antimafia a Finale Emilia

13 Giugno 2015 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Dopo l’operazione Aemilia che, fra gli altri, ha portato agli arresti domiciliari il responsabile lavori pubblici del Comune di Finale Emilia, il Prefetto di Modena invia una commissione d’accesso nel Comune di Finale Emilia per verificare eventuali infiltrazioni mafiose. Comunicato stampa COMMISSIONE D’ACCESSO A FINALE EMILIA: SE LA RICOSTRUZIONE RALLENTA LA RESPONSABILITÁ È DELLA GIUNTA. IL SINDACO FERIOLI LA SMETTA DI FUGGIRE DALLE PROPRIE RESPONSABILITÁ. Mentre la Prefettura invia una commissione d’accesso in Comune a Finale Emilia, il Sindaco Fernando Ferioli sostiene in un’intervista al Carlino che la mafia non c’è, che l’ispezione rallenterà la ricostruzione e che se siamo in questa situazione è solo colpa della malasorte. Parole che dimostrano una volta di più l’approssimazione con cui gestisce l’amministrazione e l’inadeguatezza di giunta e maggioranza a ricoprire il ruolo di governo del Comune di...

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Tangenti: si cancelli la Cispadana

16 Marzo 2015 di
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Ambiente e Beni Comuni, Autostrada Cispadana, Comunicati

Lugli: Bonaccini cancelli la Cispadana, iter inquinato L’operazione “Sistema” sulle tangenti nelle grandi opere e la perquisizione negli uffici della società Autostrada Regionale Cispadana spa non ci sorprende affatto. Già nel 2013 dall’inchiesta sugli appalti TAV di Firenze erano emerse le pressioni esercitate da un componente della commissione di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), finito poi agli arresti, per favorire il buon esito della valutazione della Autostrada Cispadana presso il Ministero dell’Ambiente. Buon esito avvenuto recentemente con il parere positivo con prescrizioni del Ministero dell’Ambiente, con il giudizio contrario del Ministero dei beni culturali, e sul quale sorge il legittimo sospetto sulla sua piena correttezza. L’Autostrada Cispadana serve solo a chi la fa: serve a costruttori, cavatori e speculatori, e serve a politici e tecnici corrotti per scambiarsi favori, affari e far aumentare illecitamente il...

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Come è arrivata la mafia nell’Emilia rossa?

6 Marzo 2015 di
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Comunicati, Partito

controlacrisi.org intervista il Segretario regionale di Rifondazione Comunista Stefano Lugli dopo l’operazione Aemilia Quando si parla della penetrazione della mafia al nord si mette poco in evidenza che queste regioni dovevano essere quelle “presidiate” dalle amministrazioni democratiche. Cosa è accaduto in realtà? È successo che il 27 gennaio 2015 la Direzione Nazionale Antimafia compie l’operazione Aemilia, la più imponente contro la cosche calabresi nel nord Italia, e in Emilia Romagna in particolare, con il suo carico di 117 richieste di custodia cautelare che hanno coinvolto mafiosi, imprenditori, professionisti, politici, giornalisti e persino personale delle forze dell’ordine. È stato svelato un vero e proprio sistema criminale al punto che – usando le parole del Procuratore nazionale antimafia Franco Roberti – “quella che una volta era orgogliosamente indicata come una Regione costituente modello di sana amministrazione...

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L’Emilia è terra di mafia, ma c’è chi non la vede...

26 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Partito

L’EMILIA È TERRA DI MAFIA, MA IL SINDACO DI FINALE EMILIA FERIOLI DICE DI NON VEDERLA. PAROLE CHE CONFERMANO L’INADEGUATEZZA A RICOPRIRE IL RUOLO DI SINDACO Mentre la relazione della Direzione Nazionale Antimafia parla di Emilia come terra di mafia il sindaco di Finale Emilia dice che la mafia nel suo Comune non la vede. Le dichiarazioni di Ferioli in un’intervista al Carlino dimostrano una volta di più l’approssimazione con cui ha gestito un settore delicato come quello dei lavori pubblici: leggendo l’intervista, Ferioli non ha visto nulla, non si è accorto di niente, non ha vigilato. Se a tutto questo aggiungiamo che ha sempre fornito risposte liquidatorie a tutti coloro che DA ANNI ponevano problemi, è del tutto evidente la sua totale inadeguatezza a ricoprire un ruolo che richiede al contrario forte senso...

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Mafia in Emilia: parliamone

3 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Partito, Ricostruzione Post Sisma

Martedì 10 febbraio alle ore 21 presso la sede di Rifondazione Comunista a Modena assemblea pubblica per parlare di mafia in Emilia Romagna. L’operazione Aemilia ci dice che mafia e ‘ndrangheta sono parte integrante della nostra realtà. Come partito abbiamo la responsabilità di capire, documentarci e avere gli strumenti per leggere ciò che succede attorno a noi. Per questo appena arrivata la notizia del sistema mafioso emiliano abbiamo subito organizzato questa iniziativa, rivolta in primis ai nostri militanti, ma aperta a quanti vogliono capire com’è stato possibile avere la ‘ndrangheta in casa. La segretaria provinciale Judith Pinnock ne parla con Gaetano Alessi e, in collegamento via Skype, con Giovanni Tizian. GAETANO ALESSI, sindacalista della Cgil di Bologna, giornalista “free lance”, e editorialista di Articolo21. Ha scritto per l’Unità, La Repubblica, La Sicilia, I Siciliani Giovani,...

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Ricostruzione: più fatti meno e annunci

3 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Partito, Ricostruzione Post Sisma

Da una giunta regionale convocata a San Felice per parlare di ricostruzione ci saremmo aspettati molta più concretezza mentre ha prevalso ancora una volta la politica degli annunci. Vien da dire che la montagna ha partorito un topolino. I dati stessi della Regione ci dicono che ad oggi sono stati erogati appena il 10% delle risorse disponibili per la ricostruzione, che si è intervenuti su un numero limitato di edifici, prevalentemente con danni minori, e che ci sono molte persone che ancora non hanno nemmeno avviato l’iter di ricostruzione. Di fronte a questa situazione non si può perdere tempo, occorre rivedere il modo funzionamento della struttura commissariale, immaginando anche il suo superamento, e servono atti concreti capaci di velocizzare le pratiche della ricostruzione di case e imprese. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo assistito a...

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Operazione Aemilia. Don Ciotti aveva ragione

28 Gennaio 2015 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Pochi giorni fa Don Ciotti, fondatore di Libera, in visita a Bologna parlava del sistema mafioso come pratica presente anche in Emilia Romagna. Aveva ragione, perchè il quadro che emerge dall’operazione Aemilia sulla ‘Ndrangheta nella ricostruzione è sconcertante ma non inatteso, dal momento che Reggio Emilia e Modena sono da tempo i territori in cui la presenza mafiosa è più radicata.  Non vengono fermati semplicemente dei mafiosi, ma viene colpito un vero e proprio sistema mafioso che, forte della complicità di imprenditori, politici, giornalisti e persino di uomini delle forze dell’ordine inquinava l’economia e aveva messo le mani sulla ricostruzione. Quello che ne esce sconfitto è infatti il processo di una ricostruzione che, nonostante la white list e centinaia di ordinanze, non è riuscito a tenere la criminalità fuori dagli affari del post sisma: prima è finito...

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