Finale Emilia: acceso l’inceneritore simbolo delle promesse tradite del Pd...

24 Marzo 2016 di
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Ambiente e Beni Comuni, Comunicati

Il 23 marzo è stato acceso l’inceneritore di sorgo di Enel Green Power all’ex zuccherificio. Un impianto fortemente voluto dalla attuale amministrazione e da quella precedente. Un impianto che sacrifica ettari di terreno fertile alla coltivazione di sorgo da fibra destinato ad essere incenerito, invece di produrre cibo per le persone. Un impianto pericoloso per la salute e l’ambiente. Abbiamo presentato esposti e diffide per impedirne l’accensione, ma non ci arrendiamo: questo inceneritore vogliamo spegnerlo! Comunicato stampa FINALE EMILIA: L’INCENERITORE ALL’EX ZUCCHERIFICIO È IL SIMBOLO DELLE PROMESSE TRADITE DAL PD E DELL’INAFFIDABILITÁ DEL SINDACO FERIOLI. È PER QUESTO CHE SERVE IL CAMBIAMENTO Con l’accensione dell’inceneritore all’ex zuccherificio si chiude nel peggiore dei modi la legislatura di Finale Emilia: questa ciminiera, fortemente voluta dall’Amministrazione, è il simbolo delle tante promesse tradite dal Pd ed è...

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Perchè Finale Emilia è diversamente commissariata?...

23 Febbraio 2016 di
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Comunicati

Il procedimento avviato nei confronti del Comune di Finale Emilia da parte della Prefettura, a seguito del coinvolgimento del responsabile dei lavori pubblici nell’inchiesta Aemilia, non è finito con la decisione del Ministro degli Interni Alfano di non sciogliere il Comune. Formalmente il Comune non è commissariato, ma possiamo dire che lo è di fatto, essendo sorvegliato speciale. Al contrario di quanto dichiarato dal Sindaco Ferioli nell’immediatezza della decisione del mancato commissariamento è infatti emerso che la Prefettura mantiene un ruolo di monitoraggio del lavoro degli uffici attraverso tre funzionari che periodicamente si rapportano con il Comune per verificare il percorso di ricostruzione dei settori più compromessi. Non c’è nessun Comune in Emilia Romagna in questa situazione, e per questo crediamo che la relazione con cui i commissari inviati dalla Prefettura proposero al Governo...

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Finale Emilia: Alfano salva Ferioli, ma la responsabilità politica resta...

28 Gennaio 2016 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Comunicato stampa sulla scelta del Ministro degli Interni Alfano di non procedere allo scioglimento del Comune di Finale Emilia FINALE EMILIA: IL MINISTRO ALFANO HA DETTO NO AL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE. MA LA RESPONSABILITÁ POLITICA RESTA IN CAPO AL SINDACO E AL PD Nonostante i “consigli di scioglimento“, il “diffuso cattivo funzionamento di alcuni settori dell’amministrazione“, la “necessità di evitare che l’Amministrazione rimanga permeabile all’influenza della criminalità organizzata“, tutte frasi contenute nella relazione inviata al Prefetto da parte dei tre commissari che per mesi hanno analizzato le carte del Comune, il Ministro dell’Interno Alfano ha deciso che il Comune di Finale Emilia non sarà commissariato. Si terranno quindi regolari elezioni il 12 giugno prossimo. Finale Emilia non subisce l’onta del commissariamento, e questa è una buona notizia. Ma il quadro che ne esce è...

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L’Emilia è terra di mafia, ma c’è chi non la vede...

26 Febbraio 2015 di
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Comunicati, Partito

L’EMILIA È TERRA DI MAFIA, MA IL SINDACO DI FINALE EMILIA FERIOLI DICE DI NON VEDERLA. PAROLE CHE CONFERMANO L’INADEGUATEZZA A RICOPRIRE IL RUOLO DI SINDACO Mentre la relazione della Direzione Nazionale Antimafia parla di Emilia come terra di mafia il sindaco di Finale Emilia dice che la mafia nel suo Comune non la vede. Le dichiarazioni di Ferioli in un’intervista al Carlino dimostrano una volta di più l’approssimazione con cui ha gestito un settore delicato come quello dei lavori pubblici: leggendo l’intervista, Ferioli non ha visto nulla, non si è accorto di niente, non ha vigilato. Se a tutto questo aggiungiamo che ha sempre fornito risposte liquidatorie a tutti coloro che DA ANNI ponevano problemi, è del tutto evidente la sua totale inadeguatezza a ricoprire un ruolo che richiede al contrario forte senso...

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Operazione Aemilia. Don Ciotti aveva ragione

28 Gennaio 2015 di
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Comunicati, Ricostruzione Post Sisma

Pochi giorni fa Don Ciotti, fondatore di Libera, in visita a Bologna parlava del sistema mafioso come pratica presente anche in Emilia Romagna. Aveva ragione, perchè il quadro che emerge dall’operazione Aemilia sulla ‘Ndrangheta nella ricostruzione è sconcertante ma non inatteso, dal momento che Reggio Emilia e Modena sono da tempo i territori in cui la presenza mafiosa è più radicata.  Non vengono fermati semplicemente dei mafiosi, ma viene colpito un vero e proprio sistema mafioso che, forte della complicità di imprenditori, politici, giornalisti e persino di uomini delle forze dell’ordine inquinava l’economia e aveva messo le mani sulla ricostruzione. Quello che ne esce sconfitto è infatti il processo di una ricostruzione che, nonostante la white list e centinaia di ordinanze, non è riuscito a tenere la criminalità fuori dagli affari del post sisma: prima è finito...

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