Sempre contro muri e gabbie, sempre dalla parte dei più vulnerabili: no al CPR...

7 Luglio 2018 di
in
Comunicati, Migrazioni

In occasione della manifestazione di sabato 7 luglio, organizzata da diverse associazioni, contro l’apertura del CPR a Modena, Rifondazione Comunista ribadisce la propria assoluta contrarietà rispetto a tale decisione, che ritiene anacronistica e scellerata. E’ necessario smettere di gestire il fenomeno migratorio come espressione di uno stato di emergenza e collocandolo nell’ambito della sicurezza pubblica. Va infatti visto come elemento strutturale legato alle condizioni politiche, sociali, ambientali di gran parte del continente africano che rendono impossibile anche la semplice sopravvivenza degli esseri umani, e va collocato nell’ambito delle politiche sociali e culturali. Il modello dei CPR, così come quello dei CARA, va definitivamente abbandonato a favore delle eccellenti esperienze di accoglienza diffusa ad alta autonomia presenti sul territorio, che funzionano laddove viene rispettata, ma anche sollecitata, la concertazione con tutti i soggetti coinvolti, enti...

read more

No a un centro per il rimpatrio a Modena. Muzzarelli non subisca l’imposizione del Governo...

10 Maggio 2017 di
in
Comunicati, Diritti, Migrazioni

Rifondazione Comunista si oppone alla riapertura del CIE e chiede al Sindaco Muzzarelli di non subire l’imposizione del Governo e anzi ricorrere contro la Legge che prevede la limitazione dei diritti dei richiedenti asilo Il decreto Minniti-Orlando sull’immigrazione prevede che ciascuna Regione dovrà dotarsi di un Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR), e in Emilia Romagna la scelta è caduta su Modena, che già ha ospitato un CIE chiuso nel 2014. Si tratta dell’ennesima reincarnazione dei furono Centri di Permanenza Temporanea (CPT), divenuti poi di Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE). Il CIE è stata una delle pagine più vergognose della città di Modena, e non vogliamo riaprire una ferita che pensavamo chiusa per sempre. Rifondazione Comunista si oppone nella maniera più ferma alle carceri per migranti voluti da Minniti. “I carceri speciali...

read more

No alla riapertura del CIE di Modena

4 Gennaio 2017 di
in
Comunicati, Diritti, Migrazioni

Nel giorno in cui una ragazza ivoriana muore nel Centro di Prima Accoglienza di Cona (VE), le città di Modena e Bologna sono in lizza per l’apertura di un nuovo CIE, dopo che il Ministro Minniti ha annunciato l’intenzione di aprirne uno in ogni regione. I CIE hanno rappresentato il punto più disumano delle politiche migratorie e il governo Gentiloni ha aperto la strada per riportare il paese al peggio della Legge Bossi-Fini. Al contrario di Minniti noi pensiamo che i CIE attivi vadano chiusi e trasformati in strutture di accoglienza non detentive. I CIE sono strutture inefficienti, costose e con condizioni di trattenimento lesive della dignità umana e indegne di un paese civile. Riaprirli non aumenterà la sicurezza dei cittadini e non faciliterà le espulsioni, ma servirà solo a inseguire la destra sul...

read more

La chiusura del Cie di Modena, una delle più grandi vergogne di questa città...

2 Gennaio 2014 di
in
Comunicati, Diritti

L’ex CIE deve essere restituito ai modenesi: da luogo di reclusione diventi uno spazio pubblico al servizio della collettività. È giunta la conferma della chiusura definitiva del Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena per persone straniere prive di permesso di soggiorno. Furono istituiti nel 1998 quando la legge sull’immigrazione Turco-Napolitano aprì in Italia i Centri di Permanenza Temporanea (CPT), poi denominati CIE con la legge Bossi-Fini nel 2002. La definitiva chiusura del CIE, già inattivo da agosto, è una bella notizia che mette la fine ad una delle più grandi vergogne di questa città. LA STORIA Il CIE di Modena apre nel novembre del 2002 sull’onda delle campagne sull’insicurezza legata all’immigrazione; erano gli anni in cui in le politiche della Lega facevano presa, e la nostra città si è affrettata ad aprire...

read more