Autostrada cispadana: i luoghi comuni da sfatare
Sfatiamo i luoghi comuni che i sostenitori dell’autostrada portano a favore della folle idea di “gasare” i cittadini della bassa modenese con 58.000 auto al giorno di nuovo traffico.
1. É FALSO che “non ci sono risorse per fare la strada cispadana urbana”
La Regione Emilia Romagna investe 180 milioni di € di risorse pubbliche per la realizzazione dell’autostrada e ha promesso 350 milioni di € per la viabilità di collegamento. Con queste risorse è possibile realizzare la strada Cispadana urbana che serve ai cittadini e alle imprese dell’Area Nord.
2. É FALSO che “l’autostrada Cispadana serve a snellire il traffico dell’Area Nord”
La Regione “individua nella realizzazione dell’Autostrada Cispadana l’azione fondamentale per introdurre un sistema viario che dirotti traffico dall’asse centrale della A1 e dalla A14” (delibera Consiglio Regionale del 5/7/2006). Pertanto “i volumi di traffico sulla Autostrada Cispadana sono aggiuntivi e non sostitutivi dei livelli di traffico attuale” (AUSL Modena il 29/4/2011).
3. É FALSO che “l’autostrada Cispadana collega più velocemente i Comuni dell’Area Nord”
L’autostrada è un’arteria chiusa che connette territori distanti tra loro. Al contrario l’Area Nord ha bisogno di una strada Cispadana urbana che colleghi le aree industriali senza attraversare i centri abitati; come già avviene per la Transpolesana e per i tratti di Cispadana urbana dei versanti reggiano e ferrarese.
4. É FALSO che “l’autostrada Cispadana serve per lo sviluppo dell’Area Nord”
Non esistono studi che confermino con argomentazioni valide questa affermazione e che indichino quale modello di sviluppo si persegue con la realizzazione dell’Autostrada. È certa, al contrario, la distruzione di migliaia di ettari dei campi agricoli più fertili della regione, è certa la perdita di valore di immobili e terreni, è certo il peggioramento della qualità della vita di migliaia di cittadini.
5. É FALSO che “l’autostrada Cispadana la pagano i privati”
È finanziata con 180 milioni di € di denaro pubblico e con il pedaggio che gli utenti verseranno ad Autobrennero. Nel calcolo dell’investimento pubblico deve essere inoltre considerato il fatto che la capofila della Società Autostrada Regionale Cispadana, Autobrennero, è una società pubblica all’83%. Il denaro pubblico investito nell’opera è quindi molto maggiore dell’83% pagato direttamente dalla Regione Emilia-Romagna.
Molti amministratori affermano che gli imprenditori vogliono l’autostrada e non una ferrovia
SBAGLIANO: le regioni più avanzate d’Europa investono nella mobilità sostenibile per abbattere l’inquinamento e i crescenti costi del traffico su gomma. Occorre puntare sulla ferrovia per rendere la bassa modenese un asse strategico per il trasporto merci su rotaia. Compito dei Sindaci deve essere quello di guidare lo sviluppo del territorio, non essere semplice esecutori di miopi richieste.
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