Lo Sblocca Trivelle di Bonaccini
Dopo lo Sblocca Italia di Renzi arriva lo Sblocca Trivelle di Bonaccini che apre la strada alla corsa al gas in Emilia Romagna. Trivelle e autostrade: il modello di sviluppo sorpassato e insostenibile che questa giunta ha in mente.
PRC EMILIA ROMAGNA: DOPO LO SBLOCCA ITALIA DI RENZI ARRIVA LO SBLOCCA TRIVELLE DI BONACCINI
Come se non ci fosse mai stato un sisma la giunta Bonaccini cancella lo stop alle trivellazioni voluto da Errani proprio dopo il terremoto del maggio 2012 e apre la strada alla corsa al gas in Emilia Romagna consegnando il nostro territorio nelle mani delle multinazionali dell’energia.
Lo Sblocca Trivelle di Bonaccini è la traduzione locale dello Sblocca Italia di Renzi e produce il risultato di consegnare ogni potere ai petrolieri, le cui concessioni possono arrivare fino a 50 anni senza dover rendere conto a nessuno.
Se dopo il sisma si erano giustamente bloccate nuove concessioni per la ricerca di gas e petrolio oggi la giunta regionale, dietro il paravento di presunte rassicurazioni scientifiche, sconfessa quella scelta e sposa un modello di sviluppo sempre più insostenibile.
Quasi tutte le province emiliano-romagnole sono interessate da concessioni di coltivazione idrocarburi e da nuove richieste di indagini per lo sfruttamento del sottosuolo, al punto che se tutte venissero autorizzate, la quasi totalità della pianura e più della metà del territorio regionale verrebbe interessato da progetti di ricerca.
Con questa scelta si perde l’ennesima occasione per porre un freno allo sfruttamento del suolo in Emilia-Romagna, chiodo fisso di Bonaccini che immagina lo sviluppo come un mix di asfalto e petrolio come fossimo negli anni ’60 del secolo scorso.
Trivelle e autostrade sono la ricetta per la crescita che la giunta regionale ha in mente per l’Emilia Romagna, e come Rifondazione Comunista faremo di tutto per contrastare questo modello di sviluppo sorpassato e insostenibile.
Stefano Lugli
Segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia-Romagna