Mafia in Emilia: parliamone
Martedì 10 febbraio alle ore 21 presso la sede di Rifondazione Comunista a Modena assemblea pubblica per parlare di mafia in Emilia Romagna. L’operazione Aemilia ci dice che mafia e ‘ndrangheta sono parte integrante della nostra realtà. Come partito abbiamo la responsabilità di capire, documentarci e avere gli strumenti per leggere ciò che succede attorno a noi. Per questo appena arrivata la notizia del sistema mafioso emiliano abbiamo subito organizzato questa iniziativa, rivolta in primis ai nostri militanti, ma aperta a quanti vogliono capire com’è stato possibile avere la ‘ndrangheta in casa.
La segretaria provinciale Judith Pinnock ne parla con Gaetano Alessi e, in collegamento via Skype, con Giovanni Tizian.
GAETANO ALESSI, sindacalista della Cgil di Bologna, giornalista “free lance”, e editorialista di Articolo21. Ha scritto per l’Unità, La Repubblica, La Sicilia, I Siciliani Giovani, LiberaInformazione.
Tra i curatori di Iride Radio alla Festa nazionale de L’Unità di Bologna 2007, ha realizzato nel 2008 per Punto Radio Bologna il programma “Ora D’Aria”. Nel 2003 fonda il periodico AdEst di cui è ancora oggi caporedattore. Vincitore nel 2011 della categoria “Giovani” del premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava” per l’attività antimafia. Nel 2011 e 2012 ha curato per l’Università di Bologna, facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche, il laboratorio di giornalismo partecipativo mafie e Antimafia che ha prodotto i dossier sulle mafie in Emilia Romagna. Autore e Co Autore nel 2014 degli spettacoli teatrali “Le Eredità di Vittoria Giunti” e “Silenzio Stampa- noi che la mafia non la sentiamo neanche di striscio”.Il dossier “Emilia-Romagna – cose nostre. 2012-2014 Cronaca di un biennio di mafie in E.R.” nasce dalla collaborazione tra Gaetano Alessi, Gruppo Antimafia Pio La Torre e Gruppo Dello Zuccherificio.Questo dossier non vuole essere un’opera letteraria, né un esauriente testo universitario che tratta il tema delle “mafie” con carattere scientifico. Emilia-Romagna – cose nostre è semplicemente una “cassetta degli attrezzi” che vuole fornire, a chi accosta il tema della criminalità organizzata all’Emilia Romagna, un motivo in più per decidere di dedicare una parte del proprio tempo al contrasto alle mafie. Clicca qui per scaricare il dossier “Emilia-Romagna – cose nostre. 2012-2014 Cronaca di un biennio di mafie in E.R.”
GIOVANNI TIZIAN scrive per «L’Espresso» e ha collaborato con «La Repubblica». Suo padre, Peppe Tizian, un funzionario di banca che non si è piegato al malaffare mafioso, viene ucciso a colpi di lupara la notte del 23 ottobre 1989, a Locri. Un delitto rimasto impunito su cui Giovanni ha in seguito indagato.
Da allora la famiglia Tizian ha lasciato la Calabria per trasferirsi in Emilia. Laureato in criminologia presso l’Università di Bologna, ha iniziato pubblicando su «La Gazzetta di Modena» le sue prime inchieste, con cui nel 2012 ha vinto il Premio per i giornalisti di provincia “Enzo Biagi”.
Ha collaborato con il mensile «Narcomafie» e il portale Stop’ndrangheta.it Sempre nel 2012 gli sono state assegnate la menzione speciale al “Premio Biagio Agnes” e la Colomba d’oro per la pace. Al giornalismo ha affiancato l’impegno civile e sociale, collaborando con “daSud”, l’associazione antimafia con sede a Roma costituita nel 2005 da giovani emigranti meridionali che non hanno intenzione di lasciare le loro terre in mano alle cosche.
È autore del saggio-inchiesta Gotica. ‘Ndrangheta, mafia e camorra oltrepassano la linea pubblicato da Round Robin Editrice nel 2011. Nel 2013 Mondadori pubblica il suo libro La nostra guerra non è mai finita. Viaggio nelle viscere della ‘ndrangheta e nella memoria collettiva, con il quale Tizian vince il Premio Gian Piero Orsello – Città di Civitavecchia. Del 2014 è Il clan degli invisibili, sempre per Mondadori. Dal 2011 vive sotto scorta.
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