Ricostruzione: più fatti meno e annunci
Da una giunta regionale convocata a San Felice per parlare di ricostruzione ci saremmo aspettati molta più concretezza mentre ha prevalso ancora una volta la politica degli annunci. Vien da dire che la montagna ha partorito un topolino.
I dati stessi della Regione ci dicono che ad oggi sono stati erogati appena il 10% delle risorse disponibili per la ricostruzione, che si è intervenuti su un numero limitato di edifici, prevalentemente con danni minori, e che ci sono molte persone che ancora non hanno nemmeno avviato l’iter di ricostruzione.
Di fronte a questa situazione non si può perdere tempo, occorre rivedere il modo funzionamento della struttura commissariale, immaginando anche il suo superamento, e servono atti concreti capaci di velocizzare le pratiche della ricostruzione di case e imprese. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo assistito a generici impegni, mentre l’appuntamento di San felice era l’occasione per presentare nuovi e adeguati strumenti operativi di cui ancora non c’è traccia.
Prendiamo atto che finalmente la giunta regionale individua negli appalti al massimo ribasso la principale porta di accesso della criminalità organizzata nel nostro territorio. Anche in questo caso aspettiamo che alle parole seguano rapidamente strumenti legislativi adeguati.
Stefano Lugli – Segretario regionale PRC Emilia Romagna