No al grande impianto agrivoltaico a Finale Emilia

7 Aprile 2025 by

La notizia riguardante l’istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale da parte della società Casetta Solar srl di Albinea (RE) per la realizzazione di un grande impianto agrivoltaico di 100 ettari nelle campagne di Canaletto e Massa Finalese suscita in noi preoccupazione, e anche disappunto per la mancanza di informazione da parte dell’Amministrazione comunale, poiché i termini per le osservazioni da parte dei cittadini sono scaduti il 28 gennaio.

Durante un recente incontro in Provincia con il presidente De Pascale, il sindaco di Finale Emilia, Claudio Poletti, ha giustamente sollecitato la Regione a normare una materia attualmente priva di regolamentazione. Tuttavia, pur riconoscendo che la legislazione vigente limita le prerogative comunali, è dovere di un sindaco esercitare le proprie competenze in materia di pianificazione territoriale e ambientale, oltre che opporsi politicamente alle norme che favoriscono tali progetti.

In altre realtà, come Carpi e Sant’Ilario d’Enza, progetti simili sono stati recentemente bloccati grazie all’intervento delle amministrazioni comunali, che hanno fatto valere le proprie prerogative urbanistiche e promosse assemblee informative. Per altro, notiamo che il legale rappresentante della società Casetta Solar srl è anche legale rappresentante della società che ha presentato il progetto di agrivoltaico a Carpi. Il sindaco Poletti può quindi rivolgersi al proprio collega di Carpi e chiedere informazioni sulle attività amministrative messe in campo per fermare il progetto.

Noi sosteniamo il fotovoltaico e siamo favorevoli alla transizione energetica per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. E sottolineiamo che questi grandi impianti hanno poco a che fare con la transizione ecologica e si configurano come pura speculazione finanziata con fondi pubblici e a scapito dei territori e delle comunità locali.

Invitiamo il sindaco a seguire l’esempio dei comuni che si sono attivati con successo per fermare progetti dannosi per il territorio, l’agricoltura e la biodiversità. Chiediamo un maggiore coraggio nel tutelare il nostro ambiente e nel respingere tale speculazione. Inoltre, lo invitiamo a unirsi alla rete di amministratori pubblici di ogni colore, già 210 in tutta Italia, che chiedono una modifica della legge vigente e di ripensare il sistema degli incentivi per frenare la rincorsa speculativa. È possibile e necessario destinare il miliardo di euro attualmente previsto per questi impianti a finanziare soluzioni più sostenibili, come l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti di case, aziende e edifici pubblici. Secondo un rapporto Ispra del 2024, queste soluzioni sono più che sufficienti per raggiungere gli obiettivi di energia da fonti rinnovabili fissati dall’agenda 2030.

Chiediamo quindi all’Amministrazione comunale di Finale Emilia un impegno concreto e deciso per evitare che l’ennesimo impianto impattante ricada sulla nostra comunità.

Stefano Lugli
Rifondazione Comunista Finale Emilia

 

l link al progetto completo:
https://va.mite.gov.it/it-IT/Oggetti/Info/10697?fbclid=IwY2xjawJbI5VleHRuA2FlbQIxMQABHWQCX6XyXTOFrTo2xOM77-zn4mcBqSEhyO9vyLNc6CKhFrds5B3MQ4S_Ww_aem_kSH2Wncam-dvdqviw1PYuQ

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