Inizia la Campagna Referendaria a Modena
Venerdì 21 marzo, presso la CGIL di Modena, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del comitato referendario, dando ufficialmente il via alla campagna a sostegno dei referendum su lavoro e cittadinanza che si svolgeranno l’8 e il 9 giugno.
Rifondazione Comunista aderisce con convinzione al comitato, perché da sempre in prima linea contro le leggi che hanno aumentato la precarietà, favorito i licenziamenti e tolto dignità a lavoratori e lavoratrici, oltre a ridurre i diritti dei migranti.
I referendum rappresentano una straordinaria opportunità per migliorare le condizioni di lavoro di milioni di persone e per rafforzare i diritti di migranti che vivono e lavorano nel nostro Paese, spesso in situazioni di sfruttamento.
Ecco le proposte dei referendum sul lavoro promossi dalla CGIL:
1. Abrogazione delle norme sul reintegro: diamo la possibilità a 3,5 milioni di lavoratori di essere reintegrati in caso di licenziamento illegittimo
2. Aumento delle tutele per 3,7 milioni di lavoratori delle imprese con meno di 16 dipendenti, abolendo il contratto a tutele crescenti introdotto con il jobs act che limita il risarcimento per licenziamento illegittimo a sei mensilità
3. Contrasto alla precarietà: limiti all’uso dei contratti a termine che colpiscono 3 milioni di lavoratori
4. Maggiore protezione per i lavoratori estendendo la responsabilità economica all’impresa appaltante in caso di infortunio sul lavoro
E per quanto riguarda il referendum sulla cittadinanza, co-promosso anche da Rifondazione Comunista?
5. Dimezzamento del periodo di residenza da 10 a 5 anni per richiedere la cittadinanza italiana, estendendo il diritto anche ai figli minori, per 2,5 milioni di persone, soprattutto giovani.
Perché i referendum abrogativi siano validi è necessario il quorum di partecipazione, che prevede che almeno il 50% + 1 degli aventi diritto al voto si rechi alle urne.
È tempo di far sentire la nostra voce! Votiamo Sì per un lavoro dignitoso e diritti per tutti!
