La Befana Comunista consegna il carbone a John Elkann
La Befana Comunista è andata alla Maserati di Modena per consegnare un sacco di carbone destinato al presidente di Stellantis, John Elkann, per una gestione aziendale che taglia posti di lavoro mentre stacca dividendi miliardari alla famiglia Agnelli.
Siamo molto preoccupati per il futuro dello stabilimento Maserati a Modena, che nel 2024, ha visto la produzione calare del 79%, con appena 260 vetture prodotte. Dati da profondo rosso che riguardano tutti gli stabilimenti Stellantis in Italia ma che vedono una punta particolarmente negativa proprio alla Maserati di Modena. Nella sede di via Ciro Menotti il tempo lavorato nel 2024 è stato inferiore a 60 giorni e l’ultimo giorno di lavoro è stato il 22 novembre, con la prospettiva di tornare al lavoro a febbraio.
In questo contesto drammatico, in cui agli impegni di Stellantis per investire nel rilancio della Maserati non sono mai seguiti gli investimenti promessi, non possiamo dare credito alle parole del responsabile europeo del gruppo, Philippe Imparato, che nel recente incontro con il Ministro Urso ha individuato nello stabilimento modenese la sede del polo dell’alta gamma. Sono parole al vento, perché ancora oggi non è stato nominato l’amministratore delegato in sostituzione di Carlosa Tavares, dimessosi il 2 dicembre, e manca un vero piano industriale con risorse certe per gli investimenti necessari al rilancio del gruppo, e anche per sostenere i salari delle maestranze falcidiati dalla cassa integrazione.
Cala la produzione di auto ma non calano gli utili di Stellantis, che dal 2021 al 2023 sono passati da 9,2 miliardi a un record di 23,6 miliardi di euro, sacrificando però gli investimenti in nuovi modelli e in capacità produttiva. Una strategia che ha premiato gli azionisti, con dividendi tra il 2020 e il 2023, per 11,7 miliardi di euro, ma che ha avuto un impatto significativo sugli stabilimenti, dove si sono verificati crolli della produzione e quindi licenziamenti. Utili record per gli azionisti che hanno permesso all’amministratore delegato Tavares di incassare una buonuscita milionaria, mentre lavoratrici e lavoratori Stellantis in cassa integrazione faticano a combinare il pranzo con la cena.
Di fronte alla progressiva dismissione della ex Fiat, iniziata con Marchionne e proseguita con Tavares, con tutte le conseguenze negative sull’occupazione, la Befana Comunista nel 2025 non poteva che consegnare il suo sacco di carbone al presidente di Stellantis John Elkann.