Lugli: con Tsipras per sconfiggere l’Europa delle banche
Leggi l’intervista a Stefano Lugli, responsabile ambiente della segreteria provinciale di Rifondazione Comunista a Modena e candidato alle elezioni europee del 25 maggio 2014 con la lista L’Altra Europa con Tsipras.
L’intervista è stata pubblicata su Prima Pagina di domenica 23 marzo 2014.
Il 25 maggio, alle elezioni europee, sarà candidato per la lista ‘L’Altra Europa con Tsipras’, guidata dal leader della sinistra greca. Lui è il modenese Stefano Lugli, che ha deciso di aderire all’appello promosso da diversi intellettuali italiani, da Barbara Spinelli a Luciano Gallino, che in poche settimane ha raccolto oltre 20mila ‘sì’ ed è sostenuta da associazioni, movimenti e partiti come Rifondazione e Sel.
Lugli, come si è arrivati alla sua candidatura?
«Come tanti altri ho presentato la mia proposta di candidatura specificando le vertenze ambientali in cui sono impegnato agli intellettuali garanti della lista che l’hanno accettata. Il mio profilo, da militante di Rifondazione, si inserisce all’interno di liste che sono espressione di vertenze e movimenti politici e sociali che tentano di resistere alla crisi causata dalle politiche liberiste. Le liste sono uno straordinario mix tra giornalisti, sindacalisti, ambientalisti, persone impegnate per i beni comuni, la scuola pubblica, i diritti civili e la lotta alla mafia. Siamo un bel gruppo con un obiettivo in comune: vogliamo sconfiggere l’Europa delle banche per far vivere l’Europa dei diritti e della solidarietà ».
Ma per correre alle europee dovete raccogliere le firme. Come sta andando?
«Bene, ai banchetti registriamo interesse per questa proposta alternativa al rigore europeo realizzato in Italia dai governi Berlusconi e Monti con il sostegno determinante del Pd e del centrodestra, ma alternativa anche alla rottura con l’Europa avanzata da Grillo. La forza della nostra proposta sta nell’avanzare una critica a questa Europa senza essere antieuropeisti, e i cittadini stanno apprezzando questo messaggio ».
La sua attività politica è legata al territorio modenese. Quali istanze porterebbe in Europa?
«L’Emilia da ricostruire è oggi il più grande cantiere d’Europa e deve avere l’attenzione che merita a partire da un concetto chiaro: a un paese in difficoltà si risponde con la solidarietà, non con la calcolatrice. Faccio un esempio di attualità: i vincoli di bilancio europei impediscono il sostegno fiscale alle aziende perché si configura come aiuto di stato. Di fronte a questo, fino ad ora, i parlamentari europei si sono limitati a registrare i no dell’Europa; noi vogliamo cambiare le regole sui bilanci per investire i fondi europei là dove c’è più bisogno».
Perché le elezioni europee sono così importanti?
«Perché c’è un filo conduttore che lega il rigore iniquo dell’Europa all’austerity del governo nazionale fino ai vincoli di bilancio imposti ai Comuni che sono poi pagati dai cittadini con tagli ai servizi e privatizzazioni. Noi vogliamo risalire dal basso questo filo per modificare quei trattati economici che stanno facendo precipitare l’Europa nella povertà. Ogni giorno non c’è un sindaco che non denunci le stupidità del patto di stabilità: a questi sindaci e ai loro cittadini dico che cambiare questa Europa è possibile interrompendo le politiche di rigore, perché l’austerity non è la soluzione ma è la ragione stessa della crisi».
Perché un giovane dovrebbe votare la lista Tsipras?
«Perché è l’unica lista che propone un’alternativa alle politiche che si stanno facendo da anni, mentre un voto al Pd o a Forza Italia è un voto a questa Europa che trova i soldi per le banche e non per creare lavoro».