Le carenze regionali nella lotta al Covid, ripartire dal tracciamento
La Federazione Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Modena esprime forte preoccupazione per la situazione sanitaria nella nostra Provincia e nella nostra Regione.
Da alcune settimane la provincia di Modena detiene il triste primato per il numero di contagi da SARS-CoV2. I dati di ricoveri, terapie intensive e decessi, dimostrano che il Covid-19ha colpito violentemente il nostro nostro territorio.
Numerose segnalazioni sono giunte al nostro partito e testimoniano notevoli carenze su un fronte fondamentale della lotta all’epidemia: il tracciamento e la presa in carico delle persone positive. In particolare:
- i tempi di prima presa in carico delle persone positive a volte raggiungono i 10-12 giorni;
- manca in quei giorni la copertura per l’assenza dal lavoro;
- impossibili le chiamate o le email al call center;
- non è ancora stata attivata la procedura per segnalare la propria positività tramite l’app immuni;
- il tracciamento si è ridotto a seguire al massimo 2-3 persone collegate a chi è risultato positivo;
- non ci risultano nuove assunzioni, neppure temporanee, per seguire i tracciamenti.
Tutte questa attività avrebbero dovuto essere previste ed anticipate durante l’estate, ma ci pare che chi ha la responsabilità della sanità regionale invece di prepararsi a fronteggiare l’inevitabile seconda ondata abbia preferito confidare in un errore degli epidemiologi.
Non si spiega in altro modo la pochezza delle misure messe in campo, soprattutto nel tracciamento. Quasi un voler negare l’evidenza delle previsioni scientifiche.
Non vorremmo addossare tutte le responsabilità sulle forze politiche che governano la Regione, ma è inevitabile pensare che chi pretende autonomia sulla sanità debba assumersi la responsabilità che tali scelte comportano. Rifiutiamo pertanto la narrazione che tende a scaricare tutte le responsabilità sui comportamenti individuali dei singoli cittadini.
Chiediamo, come Partito della Rifondazione Comunista:
- Un immediato piano di investimenti in ambito sanitario, uno sforzo in più per reperire risorse da dedicare all’attività di tracciamento dei contatti, in modo da individuare ed isolare con tempestività i soggetti positivi: pensiamo, ad esempio, al reclutamento di studenti universitari, di professionisti privati (biologi, chimici, veterinari, odontoiatri, farmacisti ecc.ecc) che, opportunamente addestrati all’uso degli strumenti informatici predisposti, potrebbero rapidamente fornire un valido supporto
- L’immediata attivazione delle procedure di segnalazione di positività tramite l’app immuni, con il conseguente invio delle notifiche automatiche ai contatti;
- Il potenziamento delle capacità dei laboratori di analisi di processazione dei tamponi
- L’aumento delle U.S.C.A. in grado di trattare i pazienti a domicilio per evitare il ricorso al 118, ai pronto soccorso e alla ospedalizzazione e per affiancare attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta
- Il mantenimento di tutte le prestazioni sanitarie nei confronti dei pazienti oncologici, dei pazienti cronici, delle donne in gravidanza, dei bambini in età da vaccinazione.
Inoltre riteniamo essenziale che la rete territoriale/ospedaliera per l’emergenza Covid19 non venga smantellata alla fine della seconda ondata dei contagi, come è avvenuto a maggio, lasciando campo libero alla diffusione della seconda ondata. Non vorremmo doverne conteggiare una terza.
PRC Federazione di Modena