No al Piano dei Trasporti della Regione
Nelle stesse ore in cui la Romagna era sferzata dall’ennesima allerta meteo con conseguenze gravissime, l’assemblea regionale approvava, con i voti del PD e della sua maggioranza di centro sinistra e la connivente astensione della Lega, un piano dei trasporti che punta al 2025 riproponendo le stesse scelte del 1998. Senza alcuna capacità di innovazione e di ascolto delle tante voci critiche, il Pd e le maggioranze di centro sinistra in regione e nei comuni interessati dalle autostrade restano ancorati ad un modello di sviluppo concausa della crisi economica e ambientale che stiamo vivendo e utile solo alle grandi lobbies della cementificazione. Lo stesso modello delle regioni e dei comuni nei quali governa la Lega con il centro destra.
Più che piano dei trasporti quello approvato dal Pd è un piano dell’asfalto. Ti.Bre, Bretella Campogalliano-Sassuolo, Cispadana sono le principali autostrade su cui punta la Regione producendo consumo di suolo e stress ecologico e allontanano l’Emilia-Romagna dall’Europa più moderna e sostenibile.
In questo quadro risultano persino ridicole le affermazioni dell’assessore regionale Donini secondo cui nel 2020 apriranno i cantieri per l’autostrada cispadana, opera che a tutt’oggi non è interamente finanziata e il cui iter progettuale è ben lontano dall’essere concluso. Affermazioni che si spiegano solo con la scadenza elettorale imminente e la necessità di giustificare un fallimento annunciato.
Noi crediamo che questo piano dei trasporti sia completamente inadeguato ad affrontare i bisogni di mobilità eco e socio-sostenibile di lavoratori, cittadini e “sistema regione”, ed è destinato ad aggravare l’emergenza climatica viviamo direttamente ormai tutti i giorni.
Il Pd e la giunta Bonaccini sono rimasti con lo sguardo fermo al 1998 e a un modello di sviluppo incapace di guardare al futuro. E, come la Lega ed il centrodestra in Veneto e in Lombardia, sulle “grandi reti di trasporto”, pretende addirittura autonomia legislativa e fiscale.
Serve il coraggio di cambiare radicalmente prospettiva rovesciando i rapporti di spesa a favore del trasporto su ferro e della mobilità sostenibile e affiancando al piano dei trasporti un piano per la transizione ecologica dell’economia, dall’industria all’agricoltura ai servizi.
Ne avremo l’opportunità con le prossime elezioni regionali.
Natale Cuccurese
Partito del Sud-Meridionalisti Progressisti, Federazione Regionale Emilia-Romagna
Cristina Quintavalla
Portavoce L’Altra Emilia-Romagna
Stefano Lugli
Partito della Rifondazione Comunista, Regionale Emilia-Romagna
Paolo Viglianti
Partito Comunista Italiano, Regionale Emilia-Romagna