Una multinazionale alle farmacie comunali di Modena
Le farmacie modenesi non sono più comunali dal 2015, quando la giunta Muzzarelli cedette la quota di maggioranza a Pharmacoop (Coop Alleanza 3.0) per fare cassa. Ciò che sta accadendo oggi con il passaggio del 67% delle quote da Pharmacoop al gruppo Admenta, controllato dalla multinazionale farmaceutica statunitense McKesson, è dunque solo l’ultimo tassello di un lungo percorso di privatizzazione probabilmente irreversibile.
Nel 2015 contestammo la privatizzazione sostenendo che le farmacie comunali da bene comune diventavano bene privato arrecando un danno alla collettività. Parlavamo di danno perché le farmacie comunali erano capaci di esercitare un importante ruolo di calmieramento dei prezzi e perché con la loro vendita il Comune di Modena faceva cassa ma rinunciava per sempre alle entrate costanti che le Farmacie comunali garantivano.
A dicembre 2018, quando si palesò l’intenzione di Coop di cedere le azioni proponemmo alla giunta di ricomprare le quote per riportare le farmacie sotto controllo pubblico ed evitare che finissero in mano ad una multinazionale. Muzzarelli non si degnò nemmeno di risponderci e oggi, a elezioni concluse, si consuma l’atto finale della privatizzazione di un patrimonio pubblico costruito nei decenni scorsi con le tasse dei modenesi.
Oggi che la crisi economica sta colpendo pesantemente anche Coop, le Farmacie che un tempo erano comunali non solo non sono più un bene pubblico, ma diventano strumento di speculazione nella dismissione da parte di Coop dell’intero asset farmaceutico. Fummo facili profeti, purtroppo inascoltati, e oggi paghiamo la miopia liberista del Pd.
Ci uniamo alla richieste della Filcams Cgil perché il contratto di lavoro dei dipendenti delle farmacie ex comunali non venga toccato e porgiamo loro la solidarietà a la vicinanza di Rifondazione Comunista.
La segreteria provinciale