Elezioni amministrative 2019: costruiamo l’alternativa a sinistra

9 Febbraio 2019 by

Documento politico di Rifondazione Comunista

Rifondazione Comunista lavora da sempre alla costruzione di una soggettività unitaria della sinistra antiliberista e anticapitalista, radicata nelle pratiche sociali e nelle lotte e capace di portare le vertenze e i conflitti che la società esprime nelle istituzioni. Il raggiungimento di tale fondamentale obiettivo è indispensabile per garantire una rappresentanza alle classi più deboli della società e richiede che l’elemento della unitarietà sia accompagnato da una proposta rigorosamente autonoma e alternativa tanto al centrodestra e al M5S quanto al centrosinistra.

Sono evidenti le difficoltà che fino ad ora hanno impedito di concretizzare questo obiettivo sul piano delle politiche nazionali come sul piano delle amministrazioni comunali – salvo alcune importanti e positive eccezioni (Finale Emilia, Pavullo, Castelnuovo Rangone) – tuttavia continuiamo ad insistere in questa direzione, anche in occasione delle prossime elezioni amministrative che il 26 maggio 2019 interesseranno diversi comuni della provincia di Modena.

A Modena città il dibattito politico nel campo della sinistra è focalizzato attorno alle proposte di Modena Volta Pagina e Sinistra Unita.

Modena Volta Pagina è un laboratorio politico che si autorappresenta come proposta politica di alternativa di sinistra sostenuto da Sinistra Italiana, ma presenta una proposta programmatica ancora da elaborare compiutamente e un profilo politico ancora approssimativo, come testimonia il tentativo, poi naufragato, di interlocuzione avviato con il M5S.

Sinistra Unita Modena è la proposta politica che vede in Art.1 Mdp il nucleo fondante e che si caratterizza per una proposta programmatica articolata e condivisibile che affronta a tutto campo i temi principali della città e della provincia. Ma questa proposta non è sostenuta da una scelta politica di netta rottura con il campo del centrosinistra, e questo aspetto ne indebolisce l’elemento programmatico.

Queste due proposte si confrontano nello spazio politico della sinistra cittadina, per altro in un quadro caratterizzato da una profonda frammentazione e che vede la presenza attiva anche di altre soggettività della sinistra come Potere al Popolo, Partito Comunista e Sinistra Classe Rivoluzione.

Rifondazione Comunista, per quanto riguarda la città di Modena, rivolge pertanto un invito ad un confronto aperto a tutte le forze politiche della sinistra modenese per la costruzione di una proposta unitaria finalizzata alla costruzione di un progetto che si caratterizzi per la sua alterità e autonomia dai poteri economici locali e dai partiti che si candidano a rappresentarli. Proposte che devono partire dalla consapevolezza che le politiche avanzate sia dal centrodestra che dal centrosinistra (privatizzazioni, riduzione dello stato sociale, precarietà nel mondo del lavoro, riduzione dei diritti) non sono la soluzione, ma la causa prima del problema.

Il tempo stringe, ce ne rendiamo conto benissimo, ma crediamo che una rete capace di unire e rappresentare le esperienze politiche e sociali più avanzate sia ciò che serve a Modena: una rete che unisca sotto il filo rosso dell’antiliberismo le rivendicazioni dei movimenti ambientalisti, chi resiste al razzismo, chi lotta per i beni comuni a e chi chiede nuove forme di democrazia partecipata, chi vuole comuni aperti ai diritti civili a e chi chiede la ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali. Per non limitarsi a contrastare ma puntare a sconfiggere le destre, tutte, quelle razziste, quelle qualunquiste e quelle delle tecnocrazie e finanziarie.

Per quanto riguarda gli altri comuni della Provincia che a maggio 2019 andranno al voto, Rifondazione Comunista auspica soluzioni unitarie capaci di evitare la frammentazione, coerentemente con le riflessioni già sviluppate per la città di Modena. Nei comuni superiori ai 15.000 abitanti, supporta liste di sinistra alternative tanto alle destre e al M5S quanto al centrosinistra al primo e al secondo turno. Nei comuni inferiori a 15.000 abitanti, dove il fattore programmatico e la autorevolezza delle candidature sono elementi prioritari nella definizione delle proposte politiche, Rifondazione Comunista si impegna a verificare il contenuto delle proposte programmatiche delle liste civiche progressiste.

La segreteria provinciale

Share Button

Post correlati

Tags