Spilamberto: appello del PRC per una lista unitaria alle elezioni 2019
Rifondazione Comunista di Spilamberto lancia un appello per una lista di sinistra alle prossime elezioni comunali
Il 26 maggio 2019 si terranno le elezioni comunali e quelle europee, e anche a Spilamberto si provvederà al rinnovo della carica di sindaco e del consiglio comunale. Per noi di Rifondazione Comunista le due scadenze elettorali non sono per niente scollegate, anzi si intrecciano e sono interconnesse alle vicende politiche nazionali in cui registriamo il tentativo di costruire un percorso unitario attorno all’esperienza del sindaco di Napoli De Magistris. Proprio per questo il direttivo del PRC di Spilamberto invita i partiti, le associazioni e i singoli cittadini che si richiamano ai valori e alle idee della sinistra alla costruzione di una lista unitaria della sinistra, autonoma e alternativa alle altre forze politiche che si presenteranno alle elezioni.
Questo invito nasce dall’esperienza degli ultimi anni, che nel 2014 ha visto il PRC partecipare alla lista civica “Uniti per la sinistra di Spilamberto e San Vito” che ha eletto in consiglio comunale Mirella Spadini, che in questa occasione vogliamo ringraziare. Pensiamo che sia possibile ripetere quella esperienza, magari in forme diverse e più innovative capaci di valorizzare l’articolata e vivace presenza della sinistra locale. Il PRC di Spilamberto lavora in quella direzione, ma qualora non vi fossero le condizioni ci presenteremo ugualmente alle elezioni come lista di partito.
Quando mancano diversi mesi alla campagna elettorale registriamo al momento la ricandidatura del sindaco uscente Umberto Costantini, automaticamente promosso dal direttivo del Pd a candidato del centrosinistra. Questa investitura non ci riguarda, essendo il PRC uscito da anni da quel tipo di alleanze, ed è quindi del tutto fuori luogo che Costantini citi seppur indirettamente il nostro partito prefigurando un’apertura al fine di costituire un argine al pericolo “giallo-verde”.
Pensiamo che i consensi per Lega e M5S siano conseguenza delle politiche sbagliate portate avanti in Europa e in Italia da tutti i governi a guida Pd che si sono succeduti negli ultimi anni e che Rifondazione Comunista ha sempre contrastato. Proprio per questo accostarci con chi ha contribuito all’avanzata delle destre non fa che rafforzare chi si vorrebbe sconfiggere. Si tratterebbe di mettere insieme visioni contrapposte: dal pericolo sventato della riforma costituzionale, all’arretramento dei diritti dei lavoratori, fino a visioni completamente diverse nella gestione del territorio: da una parte il culto delle grandi opere che il Pd sostiene a livello nazionale (TAV e TAP) e a livello locale (Bretella Campogalliano-Sassuolo, Autostrada Cispadana, l’improbabile autostrada Modena-Lucca), dall’altra la priorità che il PRC assegna alle piccole ma indispensabili opere di messa in sicurezza del territorio. Non si tratta quindi di un pregiudizio, ma di una visione politica che vede Rifondazione Comunista e Pd incompatibili.
Entrando nello specifico dell’operato della giunta Costantini la prima cosa che si evidenzia è la mancata attuazione di gran parte del programma, che già 5 anni fa ci appariva velleitario e sbagliato. Le opere ultimate, con qualche ritardo più del dovuto, riguardano progetti della precedente giunta. Grottesco e fortunatamente fallito il tentativo di fondere il comune di Spilamberto con altri comuni limitrofi. Non condividiamo la gestione Hera tesa al perseguimento del profitto nella raccolta porta a porta dei rifiuti, dove a fronte di un maggior impegno dei cittadini ci attendavamo una riduzione delle tariffe, e non l’ennesimo aumento. Constatiamo che il verde pubblico è ben tenuto solo nei parchi affidati al volontariato, proprio mentre l’associazionismo è spesso maltratto dalla giunta in un contesto caratterizzato dal declino delle attività sociali e culturali. Le potenzialità turistiche di Spilamberto non sono state valorizzate e l’improvvisa esigenza di un nuovo edificio scolastico ci desta più di una perplessità. Abbiamo apprezzato, viceversa, la sensibilità dimostrata per le politiche di integrazione verso i migranti, oltre che sui diritti civili, ma il giudizio di fine mandato di Rifondazione Comunista sulla giunta Costantini rimane negativo.
Il direttivo del PRC di Spilamberto