Rifondazione apre ai delusi di LeU, Pinnock: ‘Uniamo le forze antiliberiste’
La segretaria provinciale Judith Pinnock ha rilasciato un’intervista a La Pressa, che ringraziamo per l’ospitalità.
Ci accoglie nella sede di Rifondazione comunista di via Donati a Modena. Un tavolo rivestito in ecopelle, sulle sedie ancora i volantini elettorali, qualche cartello di Potere al popolo (la sigla con cui Rifondazione si è presentata alle elezioni del 4 marzo). Si respira un clima spartano, ma tutt’altro che di resa.
Alle pareti campeggiano ancora orgogliosi i simboli di un passato glorioso e che – i comunisti modenesi – non sono affatto intenzionati a rinnegare. Falce e martello per Judith Pinnock, segretario (o meglio segretaria come si affretta a farsi chiamare) provinciale di Rifondazione comunista Modena, hanno un valore ancora vivo oggi, anzi oggi ancor più vivo dopo il disastro elettorale del Pd liberista di Matteo Renzi.
Segretaria, cosa resta di Rifondazione comunista dopo l’esperienza elettorale di Potere al Popolo?
‘Rifondazione si è sempre proposta come motore di una unione delle forze di sinistra che si riconoscono nell’antiliberismo. Questo elemento per noi è discriminante e siamo intransigenti. Rifondazione, visto il suo stesso nome, si propone di rifondare il comunismo. Dobbiamo intenderci su cosa significa essere comunisti oggi’.
Eppure da Potere al Popolo è scomparsa la parola ‘comunista’.
‘Potere al popolo riassume l’essenza della Costituzione italiana nella costituzione della quale il comunismo ha avuto un ruolo centrale. Resta il concetto di base dell’idea comunista: la parità delle persone, non la loro uguaglianza. Perchè la differenza è per noi un valore’.
Il Pd è pronto a riunirsi a Liberi e Uguali. Potere al Popolo che rapporto ha con il movimento di Grasso?
‘Lo ripeto: le porte di Potere al popolo sono spalancate a chi condivide l’idea antiliberista. A Modena da anni lavoriamo per l’unità dei soggetti a sinistra del Pd, in particolare prima della nascita di LeU con Possibile e con Sinistra Italiana. Per quanto riguarda Art1 decida cosa intende fare alle prossime politiche. Noi lavoreremo per un cammino comune’.
Eppure c’è sempre chi è comunista degli altri, per citare Gaber. Alle ultime elezioni a Modena si è presentata anche la lista Sinistra rivoluzionaria di Francesco Giliani. Perchè questa frattura?
‘E’ vero purtroppo assistiamo spesso a una gara a chi è più di sinistra, quando le differenze che ci dividono sono davvero sottilissime. E’ giusto che ognuno voglia lasciare la sua impronta, ma la sintesi non mi pare impossibile. Noi siamo pronti a percorrere una strada insieme’.
A livello nazionale Potere al popolo resterà soggetto unitario. Non siete in Parlamento, ma da osservatrice cosa auspica in vista della formazione del Governo?
‘Potere al popolo nella assemblea nazionale di domenica ha scelto di proseguire nel cammino unitario e questo è un elemento assolutamente positivo. Per quanto riguarda la formazione del Governo personalmente auspico una alleanza M5S-Lega. Questi due partiti hanno vinto: ora governino in modo che gli elettori possano valutare l’efficacia del loro voto. E lo dico con tutto il sarcasmo del caso’.
In vista delle amministrative a Modena come vi collocherete?
‘Sicuramente non faremo accordi con il Pd: non possiamo dialogare con chi mette in atto a livello nazionale politiche che tolgono dignità alle persone. Siamo pronti a unirci alle altre forze di sinistra e civiche per creare una vera alternativa’.
Antifascismo e rigurgiti di Br. Derive ideologiche che sembravano scomparse si riaffacciano sulla scena anche modenese. Qual è la posizione di Rifondazione?
‘Guardi, io sono in profondo disaccordo con chi afferma che gli estremi si toccano. La destra è ben diversa dalla sinistra. Anche se estrema. E va detto. La Costituzione mette al bando il fascismo perchè i padri costituenti erano consapevoli come quella ideologia producesse una cultura dell’odio. Detto questo Rifondazione si schiera dalla parte della Pace e condanna tutti gli episodi di violenza, a partire dalle recenti scritte contro la memoria di Marco Biagi. Un atto che ripudiamo come ripudiamo ogni forma di odio e violenza’.
Giuseppe Leonelli