Voucher anti-sciopero al Flunch del Grandemilia
Contro gli scioperi i padroni un tempo i ricorrevano ai crumiri, oggi ricorrono ai lavoratori precari ingaggiati con i voucher. È successo il 23 dicembre al ristorante Flunch all’interno del Grandemilia di Modena, dove per far fronte allo sciopero delle lavoratrici l’azienda non ha esitato a garantire il servizio di ristorazione ricorrendo a personale a chiamata assunto con i voucher.
Quanto viene denunciato dai sindacati è di una gravità inaudita, in quanto vanifica l’esercizio del diritto allo sciopero ricorrendo ad uno strumento contrattuale che nella retorica renziana avrebbe dovuto favorire l’occupazione ma che nella realtà ha favorito solo la precarietà. Quanto successo non ci stupisce, in quanto risponde ad una concezione padronale in cui i lavoratori valgono meno dei piatti serviti al ristorante della galleria commerciale.
Questo episodio ha messo in luce il volto più brutale dei voucher che, contestualmente al clima di deregulation del mercato del lavoro introdotto con il jobs act, possono perfino diventare uno strumento per umiliare i lavoratori in sciopero.
Al ristorante Flunch di Modena è in corso una dura vertenza contro la decisione della catena di ristorazione di chiudere l’attività e lasciare a casa dal 15 gennaio 34 addetti, in prevalenza donne. A loro va la solidarietà di Rifondazione Comunista dell’Emilia Romagna e l’attenzione del consigliere regionale de L’Altra Emilia Romagna Piergiovanni Alleva che sulla questione presenterà un’interpellanza alla giunta regionale.
Questa vicenda conferma che i voucher vanno aboliti assieme a tutto il jobs act e il governo non può pensare di evitare il referendum della Cgil limando uno strumento inemendabile.
I voucher nascono come una forma di remunerazione delle prestazioni lavorative accessorie, ma le dimensioni assunte da questo fenomeno e le modifiche legislative introdotte (ultima quella di Renzi, che con il jobs act ha alzato il tetto di reddito annuo percepibile con i voucher fino a 7.000 €) lo rendono oggi inemendabile. Pertanto i voucher vanno aboliti trasformando le relative assunzioni precarie in contratti stabili.
Stefano Lugli
Segretario regionale Rifondazione Comunista Emilia Romagna
Ascolta l’intervista di Claudio Riso (Cgil di Modena) a Radio Città del Capo
Lavoratrici pagate con i voucher per sostituire quelle in sciopero, Gazzetta di Modena del 24/12/2016
Vertenza Flunch: l’azienda risponde con i voucher e atteggiamenti intimidatori, CGIL Modena