Basta trivelle in Emilia Romagna
15 concessioni di estrazione di gas entro le 12 miglia dalla costa dell’Emilia Romagna per un totale di 47 piattaforme collegate a 319 pozzi di estrazione attivi. Un numero enorme, pari alla metà di tutte quelle presenti in Italia (leggi la mappa completa delle trivelle in Adriatico di Legambiente Emilia Romagna).
Il Pd del Presidente Bonaccini ha cancellato lo stop alle trivellazioni su terra ferma voluto da Errani dopo il terremoto del maggio 2012 e ha aperto la strada alla corsa al gas in Emilia Romagna consegnando il nostro territorio nelle mani delle multinazionali dell’energia. Per questo il Pd dell’Emilia Romagna ha votato no alla richiesta di referendum contro le trivellazioni in mare avanzata da L’ALtra Emilia Romagna e M5S e presentata da ben 9 regioni, di cui 7 a guida Pd.
Per gli stessi motivi il Governo Renzi, dopo aver detto no all’election day gettando via 360 milioni di €, ora invita all’astensione per boicottare la partecipazione al voto.
Votare sì significa tutelare il mare, la pesca e il turismo
Votare sì significa cancellare alle compagnie petrolifere il privilegio di disporre all’infinito dei fondali marini
Votare sì significa incidere sulle politiche energetiche del Paese per uscire dall’era del petrolio
Votare sì significa difendere il lavoro di chi vive del mare e sbloccare il settore delle energie rinnovabili creando migliaia di nuovi posti di lavoro
Noi crediamo che il tempo delle fonti fossili sia scaduto e che continuare a investire nel petrolio ci allontana dall’Europa più moderna e sostenibile.
Noi crediamo che si possa uscire dalla crisi solo attraverso un nuovo modello di sviluppo fondato sulla riconversione ecologica dell’economia e dell’industria.
Trivellare il nostro mare è un affare solo per i petrolieri, per questo Rifondazione Comunista invita tutte e tutti il 17 aprile a votare Sì
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www.notriv.com
www.fermaletrivelle.it
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