Sisma Emilia, inaccettabili le condizioni di vita medioevali nei MAP
Comunicato stampa sulle condizioni di vita all’interno dei Moduli Abitativi Provvisori della bassa modenese colpita dal sisma
SISMA, PRC: INACCETTABILI LE CONDIZIONI DI VITA MEDIOEVALI ALL’INTERNO DEI MAP
La situazione dei terremotati della bassa modenese lasciati al gelo nei MAP deve riempire tutti di sdegno. Prima si forniscono strutture abitative alimentate esclusivamente da corrente elettrica, poi non si fa nulla per gestire i conseguenti consumi elevatissimi e le bollette insostenibili; ora si tollera che ci siano persone costrette a vivere in quelle scatole di latta con la corrente elettrica staccata perché non sono riuscite a pagarla, il che significa non poter cucinare pasti caldi, non potersi lavare con acqua calda, non poter accendere il riscaldamento.
È una situazione medioevale, che ci fa chiedere se sia ancora chiaro a chi ha la responsabilità di governo qual è il senso stesso del vivere in condizioni dignitose.
Le condizioni che oggi vivono queste famiglie erano prevedibili, e perciò evitabili, perché si tratta di famiglie che più di altre stanno pagando oltre al sisma anche le conseguenze di una crisi economica infinita.
È quindi necessario che Regione e Comuni intervegano in modo tempestivo e definitivo per risolvere questa situazione incresciosa. Ma non solo, occorre che le istituzioni facciano chiarezza sulle strategie di fuoriuscita degli ospiti dei MAP, che a nostro avviso debbono essere basate sull’utilizzo delle tante abitazioni sfitte presenti sul territorio del cratere attraverso incentivi fiscali e ulteriori strumenti di garanzia del sistema pubblico. Non è possibile che ci siano case vuote e persone che vivono al freddo dentro a scatole di latta.
Judith Pinnock, Segretaria PRC Federazione di Modena