No allo scempio della Costituzione
Comunicato del Coordinamento per la democrazia costituzionale di Modena
Diciamo no allo scempio della costituzione: debutto ufficiale del comitato per il NO al referendum costituzionale. Presente anche Carlo Smuraglia presidente nazionale dell’ANPI.
Lunedì 11 gennaio 2016 la proposta di revisione della Costituzione è stata approvata in quarta lettura alla Camera dei Deputati con 367 voti a favore, 194 contrari e 5 astenuti; un risultato ben lontano da quei 2/3 (420 voti) necessari per evitare il referendum costituzionale oppositivo. Va chiarito fin da subito che tale referendum non è una concessione del presidente del consiglio Renzi né un plebiscito su di lui, bensì un diritto delle opposizioni garantito dall’art. 138 della Costituzione nel caso in cui le modifiche costituzionali siano approvate senza i 2/3 del Parlamento, ovvero senza le minoranze. Infatti tra i parlamentari sono già state raccolte le firme per garantire il referendum che si terrà con ogni probabilità a ottobre 2016. Lo stravolgimento della nostra Carta fondante e della democrazia farà un ulteriore passo avanti tra marzo e aprile, quando, salvo insperate sorprese, il DDL Boschi passerà anche al Senato. Nelle stesse ore in cui si attentava alla Costituzione, debuttava ufficialmente il comitato del NO al referendum costituzionale. I più autorevoli costituzionalisti e giuristi italiani, da Alessandro Pace, presidente del comitato, a Stefano Rodotà e Lorenza Carlassare, con il contributo fondamentale di Carlo Smuraglia presidente dell’Anpi, hanno smontato pezzo per pezzo la “riforma” mettendo in guardia i cittadini italiani contro un intervento sulla Costituzione che, combinato con la “nuova” legge elettorale, il cosiddetto Italicum (praticamente il Porcellum peggiorato), determinerà l’abbandono della democrazia costituzionale in favore di un premierato assoluto in cui un esecutivo forte capeggiato da un fortissimo uomo solo al comando, concentrerà in sé ogni potere, e lo potrà esercitare di fatto senza limiti e contrappesi, poiché, anche le istituzioni di garanzia, come il Presidente della Repubblica e la Corte Costituzionale, saranno deboli e inefficaci. Come Coordinamento per la Democrazia Costituzionale di Modena ci uniamo all’appello lanciato da Roma e dal Comitato per il NO e ci impegniamo a costituire, a breve, un comitato locale in difesa della Costituzione. Concludiamo segnalando che nella serata di lunedì 11 gennaio, il Min. delle Riforme Boschi, alla nota trasmissione Otto e mezzo, magnificando la “deforma” della Costituzione, dichiarava che con essa il paese sarebbe diventato “…più semplice…”. In effetti un sistema in cui uno decide e gli altri obbediscono, senza dover perdere tempo a mettere d’accordo opinioni diverse, è molto semplice e diretto, per nulla democratico…ma semplice.